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giovedì, ottobre 2

Il monologo sulla merda

Credo che, sempre metaforicamente parlando, la merda faccia parte di noi.
In una maniera misteriosa e meravigliosa siamo escrementi di stelle, e che tutto in un modo o nell’altro sia sterco.
Merda; eppure anche fiori e cose viventi che di noi possono vivere.
Dopotutto il fiore ha compreso quello che noi non abbiamo capito ancora, la merda non è niente di speciale, è solo un luogo dove crescere, di cui nutrirsi.
Tutto questo siamo, semplicemente; eppure siamo anche cose vive e piene di forza, brulicanti di germi, di energia e vita pronta ad essere donata in quel punto del mondo dove finiamo incastrati.
Sta a noi decidere se puzzare o permettere ai fiori di crescerci addosso, sta a noi decidere se concimare l'erba e la natura intorno, o star lì, sul ciglio della strada pronti ad imbrattare il prossimo che ci pesterà.
Noi siamo merda, è meglio ammetterlo, eppure siamo anche i fiori che da noi possono nascere.
Siamo esseri dentro ad un bivio, Merda di stelle o Prati fioriti; a noi la scelta.

11 commenti:

  1. Credo sia una bella riflessione. La si può vedere da più punti di vista, sempre molto interessanti: da una parte come processo creativo. Ciò di cui ci nutriamo si trasforma, diventa altro da noi, ma viene da noi. Se mi nutro di pensieri positivi, piuttosto che libri o opere che stimolano i miei sensi allora "rimasticandoli" potrò produrre qualcosa di buono. Dall'altra parte posso vederlo anche come comportamento, bene (escrementi di stelle) e male (escremento sulla strada). Posso imbrattare il prossimo a causa del mio cattivo operato o posso illuminare il suo cammino. A noi la scelta.

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  2. Trasformiamo in stelle profumate tutta la merda che ci circondaaa!!!
    A.

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  3. Quale disamina migliore su queste mie parole...

    Vadriel, grazie per i tuoi appunti e le tue riflessioni, sono sempre molto azzeccate.
    Metaforicamente parlando...grazie di tutto il pesce :)

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  4. Grazie a te...in fin dei conti le mie riflessioni sono appunti alle espressioni della tua mente. :)

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  5. ah ah ah!!!
    complimenti per l'idea di Virgola! ;) mi sono proprio sfogata :P

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  6. C'è un detto che recita "beata ignoranza", saggezza popolare, sopratutto se sapere ci porta a essere cinici e maldisposti verso il prossimo. Valela pena di vivere la propria vita così. Il mondo nella sua interezza non lo possiamo cambiare, sforziamoci almeno di salvare il pezzettino che ci circonda... io almeno la vedo così... matreus non mi fare preoccupare!

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  7. Carissima!
    Quello che dici è buono. Io dico lo stesso. Scegliere di nutrire il mondo che ci circonda o imbrattarlo, niente di più apparentemente banale. Il tutto era solo una metafora, dopotutto (...ma no?!)
    Torna a trovarmi presto Kayluccia:)

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  8. Secondo me il post di Matreus vuole proprio essere una riflessione che ci porta a riflettere su come fare a non essere cinici e maldisposti verso gli altri, ci fa comprendere che ci sono due possibilità: possiamo essere merdacce (^^) oppure scegliere d essere fiori e darli agli altri. Credo che Matreus e Kayla in definitiva dicano le stesse cose, magari con parole diverse.:)

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  9. In realtà il mio commento non era rivolto a quest'ultimo post... solo ho notato che glu ultimi messaggi che hai lanciato nel blog (non solo nei post, ma anche nelle frasi in basso) sono per la maggior parte di disillusione e negatività... come se fossimo tutti burattini tra le fila tirate da gente disonesta senza moralità...
    Ecco, ho scritto qui perchè era un modo come un altro per farti arrivare il mio messaggio.
    Cmq, se dici che tutto ok, non ho motivo di dubitare. Meglio così :P

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  10. Della vita e del mondo sotto la lente dell'ironia e della poesia. Ciao anonimo.

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